Caserta

Chi di voi non è mai stato in gita scolastica alla Reggia di Caserta, alzi la mano! Bè, se siete addirittura andati a Versailles e non ancora a visitare il palazzo dei Borboni, la situazione è più grave e dovete correre ai ripari!

Io sono tornata, dopo alcuni anni, per una visita in giornata.
Da Roma, Caserta si raggiunge facilmente sia in treno che in macchina. Un frecciargento di Trenitalia parte alle 8.05 da Roma Termini e in circa un'ora, arriva alla stazione di Caserta, situata a meno di 500 metri dall'ingresso alla Reggia. Per il ritorno, si può prendere sia il frecciargento delle 16.02 che quello delle 21.10. Il costo si aggira intorno ai 60€ a persona. Sicuramente più economica è la macchina: dividendo spese di casello, benzina e parcheggio, ci aggiriamo intorno ai 25€. I circa 200 km si percorrono interamente sulla A1, in direzione Napoli, uscendo a Caserta Nord: in due ore si è davanti ai cancelli della Reggia. Un parcheggio, sotterraneo e custodito, si trova nei giardinetti pubblici antistanti l'ingresso: più comodo di così!

Il Palazzo Reale venne progettato da Luigi Vanvitelli a partire dal 1752 e, successivamente, l'architetto divenne il figlio Carlo. Fu Carlo Borbone a commissionare la costruzione, per renderla il fulcro del nuovo Regno di Napoli. Ultimata nel 1845, ma abitata sin dal 1780, è la residenza reale più grande al mondo e dal 1997 è inserita nella lista dei beni Patrimonio dell'Umanitá. L'entrata costa 12€, per info e orari si può consultare il sito della reggia di caserta.


Facciata della Reggia di Caserta dal lato del Parco
Foto di Martina

La Reggia ha una superficie di 47.000 metri quadri, è suddivisa in cinque piani e ha quattro cortili interni. Il maestoso scalone d’onore dà accesso alla Cappella Palatina, all’appartamento storico, al teatro di corte e alla Quadreria. Le 1200 stanze hanno sfarzosi interni tardobarocchi. Spicca fra tutte la Sala del Trono, rivestita di stucchi e fregi dorati. 




La Sala del Trono
Foto di Martina



Il Palazzo è circondato dallo splendido Parco Reale, progettato da Luigi Vanvitelli, ispirato ai giardini dei grandi palazzi reali del tempo. Si estende per circa 120 ettari e la sua magnificenza si nota non appena messo piede nel palazzo: tra gli archi della galleria centrale si vedono i giardini estendersi a perdita d'occhio. L'innovazione del Vanvitelli si chiama "effetto cannocchiale" e consiste nella realizzazione di un enorme viale, completamente dritto, che termina con una cascata, situata nella parte finale del parco.


Il cosiddetto effetto cannocchiale
Foto di Martina


L'acqua è fornita dall'Acquedotto Carolino che alimenta il parco, le fontane e il palazzo. I lavori iniziarono nel 1753, ma si interruppero nel 1773 con la morte di Luigi Vanvitelli. Nel 1777 la direzione dei lavori passó al figlio, Carlo, che presentó a Ferdinando IV un nuovo progetto, in versione ridotta rispetto a quello del padre. Fortunatamente, venne mantenuto lo scenografico canale, lungo 3.3 km, caratterizzato da fontane e giochi d'acqua, culminante nella splendida cascata decorata dal gruppo di Diana e Atteone. Nel 1786 iniziarono i lavori, nella parte orientale del parco, per la realizzazione del Giardino all'inglese, su richiesta della regina Maria Carolina, moglie di Ferdinando IV. Questo è ispirato ad una natura spontanea e selvaggia, in aperto contrasto con il resto del parco, ispirato al classico e più formale giardino all'italiana. 

Dopo aver girato in lungo e in largo, stanca e un po' accaldata, il ristorante Diana e Atteone, proprio all'interno dei giardini reali, mi sembra un'ottima scelta per mangiare un boccone e riposarmi. Vista la bella giornata, prendo posto nel giardino riservato, molto intimo e curato. I piatti scelti hanno soddisfatto il mio palato, deliziosi e a base di prodotti del territorio, in più il personale è estremamente gentile e il servizio attento e veloce. Nonostante la location "da re", i prezzi sono nella norma: prendendo i menù fissi, di mare o di terra, si è soddisfatti e non si spendono cifre esorbitanti. Una visita alla Reggia non può che concludersi con un delizioso pranzo in questo ristorante!

Con una bella (ma devo dire lunga!) passeggiata, attraverso nuovamente tutto il parco per guadagnare l'uscita della Reggia. Guardandomi indietro, il colpo d'occhio fa rimanere senza parole: con questa immagine, risalgo in macchina, felice di aver appagato sia la mente che la pancia!


TIP
IN GIRO PER IL PARCO: una volta visitate le stanze della Reggia, la seconda tappa è il parco. Si può decidere di visitarlo a piedi o usufruendo di una navetta a pagamento (2,5€ andata e ritorno), che si prende proprio all'inizio del viale. Il minibus parte ogni 15 minuti: io, devo dire stoicamente, sono arrivata fino alla cascata e al giardino all'inglese a piedi. Vi consiglio di non fare il mio stesso errore: soprattutto l'andata (in salita e sotto al sole!) è stata davvero faticosa!

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