Eur: la città nella città

Certe cose sono normali solo per i romani, come la presenza di “una città nella città”! Sì perchè l’EUR è un po’ così: passeggiando lungo gigantesche strade e viali alberati, si rischia di dimenticare di essere a Roma.  


L'E.U.R., acronimo di “Esposizione Universale Romana”, è un quartiere voluto da Mussolini nel 1935 come nuovo complesso urbano e architettonico della città per festeggiare i 20 anni della marcia su Roma e, soprattutto, per l’Esposizione Universale Europea del 1942 (che non avvenne mai a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale). La zona fu completata, modificata ed ampliata anche nei decenni successivi ed è caratterizzata da alcuni esempi di architettura monumentale e razionalista (tipici dell’epoca fascista) che convivono con edifici costruiti nei decenni successivi.

EUR
Foto di L. Frabotta



Insomma, questo strano quartiere, elegante e austero, lontano dal centro storico è la city di Roma, dove è normale incontrare gente in giacca e cravatta, perennemente al telefono che schizza da una parte all’altra. 

Accanto ai palazzoni di famose aziende si trovano splendide aree verdi e tranquille zone residenziali. I romani vengono spesso qui per appuntamenti di lavoro, per lo shopping nei centri commerciali, per ascoltare concerti o vedere partite al Palalottomatica o per apertivi in esclusivi locali, magari nei pressi del laghetto (eh sì, in questo quartiere c’è anche uno splendido laghetto dove rilassarsi e passeggiare!). Arrivarci non è nè un’impresa semplice nè rapida (nonostante la presenza della fermata Eur Fermi della metro B e i numerosi bus). A questo punto, perchè andarci?

Ecco qualche buon motivo!

-La chiesa dei Santi Pietro e Paolo, che sorge nel punto più elevato della zona, è chiaramente in linea con le architetture essenziali del quartiere;

-Il Palazzo della Civiltá Italiana, conosciuto più comunemente come  Colosseo Quadrato, ha una struttura in cemento armato ed è interamente coperto da travertino. Deve il suo soprannome ai 54 archi che decorano ognuna delle 4 facciate. È stato dichiarato  edificio di interesse culturale vincolato, quindi, ad usi espositivi e museali; dal luglio 2013 è concesso in affitto al gruppo di alta moda Fendi;

-Il Palazzo dei Congressi (architettura di Adalberto Libera e decori interni di Achille Funi e Gino Severini) ospita eventi e fiere di ogni tipo (tra cui la Fiera del Libro);

-“Novecento”, ossia l’obelisco moderno di Arnaldo Pomodoro;

Scalinata del Colosseo Quadrato
Foto di L. Frabotta

-Il Centro Congressi Italia, che ospita la celebre “Nuvola” sospesa di Fuksas in acciaio e teflon;

Ma, soprattutto, in questo quartiere esiste un Polo Museale ancora troppo poco conosciuto ma molto importante: il MuCiv - Museo delle Civiltà, nato a Roma nel settembre 2016. La sua istituzione ha permesso di raggruppare in un unico organismo quattro importanti musei nazionali: il museo preistorico etnografico "Luigi Pigorini", il museo delle arti e tradizioni popolari "Lamberto Loria", il museo d'arte orientale "Giuseppe Tucci", il museo dell'alto Medioevo "Alessandra Vaccaro".

TIP
Esiste un biglietto unico integrato (10€) per visitarli tutti, utilizzabile per tre giorni. Nel Sito del Polo Museale trovate tutte le info.

Analizziamoli nel dettaglio.

1.Il Museo Nazionale Preistorico Etnografico "Luigi Pigorini" è, dalla sua fondazione, il centro di eccellenza nella ricerca e nella promozione del patrimonio paletnologico ed etnoantropologico conservato nel nostro Paese. Vi è raccolta tutta la documentazione relativa alle culture preistoriche italiane, europee ed extraeuropee e delle culture relative alle popolazioni cd. "primitive" contemporanee. 

2. Il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari è ospitato nel Palazzo delle Tradizioni Popolari ed è l'unico museo statale in Italia con competenze specifiche nel campo delle materie demoetnoantropologiche. Conserva oltre centomila documenti delle tradizioni popolari di tutte le regioni italiane, acquisiti dal 1906 ad oggi.

3. Il Museo Nazionale d'Arte Orientale "Giuseppe Tucci" custodisce i reperti degli scavi delle missioni archeologiche italiane in Iran, Pakistan e Afghanistan, oltre che gli oggetti acquistati in Nepal e Tibet da Giuseppe Tucci (uno fra i massimi orientalisti del Novecento), tra il 1928 ed il 1954. Il Museo si trovava, fino a Novembre 2017, nella storica sede di Palazzo Brancaccio in via Merulana, da dicembre 2017 è possibile visitare le collezioni all’interno del museo Pigorini, fino al termine del nuovo allestimento, previsto per la fine del 2019.

4. Il Museo Nazionale dell’Alto Medioevo (MAME) focalizza la sua attenzione su un passaggio nodale della storia, l’età postclassica e il passaggio dal mondo romano al tardo antico.  La collezione, ricchissima, espone materiali databili tra il IV ed il XIV secolo, provenienti per la maggior parte da Roma e dall’Italia centrale. Vi è un importante nucleo di materiali Longobardi (tra cui dei gioielli che ogni donna vorrebbe indossare!), provenienti sopratutto dell’Umbria e dalle Marche, ed un’incredibile sezione di tessuti copti altomedievali. 
Il percorso si conclude con la ricostruzione della straordinaria decorazione in opus sectile (intarsio di marmi colorati) che ornava la sala di rappresentanza di una domus fuori Porta Marina ad Ostia: impossibile descriverne la bellezza..va vista!

Sono quattro musei incredibili ma non inseriti nei canonici tour cittadini ed è un peccato perché stupiscono per le eccezionali collezioni e per gli immensi spazi espositivi.

Vi siete convinti a fare un giro all'Eur?


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